E' un po' che non scrivo e questo non mi piace.
Non mi piace perchè, in genere, se non scrivo è solo perché sono sopraffatta, perché vivo a mille chilometri all'ora, perché non ho tempo nemmeno di andare a comprare un paio di ciabatte per l'inverno, ché il freddo è arrivato prima quest'anno e su quelle vecchie mi ci aveva vomitato la gnocca in primavera.
Bleurgh.
Lavoro, casa (che chiede pietà o una veloce eutanasia), famiglia, casini assortiti, corri corri.
Ma trovare il tempo per me, per acconciarmi in maniera presentabile e non spaventare il postino, è un dovere irrinunciabile. Pure sociale, se vogliamo.
Non dico di arrivare ad avere il tempo di truccarmi tutte le mattine, non pretendo così tanto.
Mi basta un piccolo spazio per scrivere.
Per me.
Lo spazio si sa, non lo regala nessuno, così come il tempo.
Così dovrò imparare a prendermelo.
Per vivere meglio.
Perchè me lo merito.
Ma soprattutto perché non posso permettermi un analista.
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