15 novembre 2010
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Ah, e poi la mozzarella di bufala che viene su tutti i giorni dalla Puglia fresca fresca. Non solo: burrata, ricotta e chi più ne ha più ne metta.
Un bel posticino, strano per la realtà culturale del mio paesetto, ma prezioso quando non si sa che
cucinare.
E io spesso non lo so.
E io spesso non lo so.
E così vado a comprare la mozzarella di bufala per cena.
Entro e ci sono il fruttivendolo intento a servire un cliente, un signorotto basso e tondo, dotato di un
riporto architettonicamente stupefacente, e la moglie.
Che si avvicina per servirmi: “Ciao cocca, che ti serve?”
“Salve, vorrei dei bocconcini di bufala.” le rispondo.
L’altro cliente azzarda una battuta: “Eh, con tutta l’acqua che ha fatto da quelle parti mi sa che la
mozzarella questa è l’ultima. Saranno morte tutte le bufale!”
E io: “Per non parlare di tutti quegli animali d’allevamento in Veneto! Morti affogati chiusi in batteria, senza nemmeno una possibilità di
fuga!”
“Eh!!!” ribatte il cliente “ma che vuoi, lì beati loro c’hanno Zaia! Lui sì che si dà da fare, prima era anche
ministro! Li sistemerà tutti per bene, meglio che prima dell’alluvione!”
Devo stare zitta, devo stare zitta, devo stare zitta: “Eccerto, come no? In fondo lui è l’uomo del fare! Che poi, uno che va in giro con il fazzoletto nel taschino per far capire a tutti da che parte sta, per me è un imbecille. Mica io vado in giro
con la bandiera rossa in spalla!”
Il fruttivendolo incalza: “Che poi, che ci sarà da vantarsi ad essere della lega!”
Ma il cliente, piccato, insorge: “Eh, ma loro sono al governo! Comandano e ci vuol rispetto” E si gonfia il
petto delle sue parole.
Qui insorge la moglie del fruttivendolo, un donnino alto un metro e quaranta, occhialuto come un gufo di
Harry Potter: “Infatti il Governo Berlusconi se ne deve andare!! A casa! A casa! Basta!”
Le fa eco il marito: “A morte! A morte!!”
Scoppia un parapiglia, volano improperi mascherati da burla.
Io afferro la mozzarella ed esco in retromarcia senza farmi vedere. Se non me ce trovo mi c’
imbatto, diceva mia nonna scrollando le spalle.
E a me con la Lega capita spesso, nonostante viva in Umbria.
Eppure stavolta avevo solo detto poveri polli…