Vado in farmacia con una prescrizione medica per una risonanza magnetica al ginocchio (non per me, tranquilli).
La farmacia del mio paese è piccola ma attrezzata, adeguata alle esigenze dei turisti estivi, ma da sempre lotta con la connessione internet (vi ricorda qualcuno?) e perciò per prima cosa
chiedo:”Posso prenotare la visita? Sennò gliela lascio e vengo domani!”
Farmacista anziano: “No, no, facciamo subito”
Sparisce in uno stanzino da cui riemerge dopo un attimo:”Tra tre giorni all’Ospedale di XXXXXXXXXX (ndr. piccolo ospedale proprio sulle rive del Trasimeno), può andare alle 8 e 30?”
Phoebe: “Cavoli, certo! Ma è sicuro che lì la fanno?”
Farmacista anziano: “Ovvio!!!”
Caspita, penso.
Tre giorni per una risonanza! Meglio che in Svezia, eh! E poi c’è chi dice male del Servizio Sanitario Nazionale. AH! Millantatori, ingrati! Me ne vado a casa tutta tronfia, orgogliosa di
quest’Italia che lavora, è efficiente, corre e scalpita. Una Italia che merita.
Arrivo a casa, metto a posto la spesa ed i fogli della prenotazione… e scopro che il solerte farmacista ha scambiato RM (risonanza magnetica of course) per RX.
…
…
…
Ah, ecco.
Mi sembrava.
Torno in farmacia e faccio presente l’accaduto. Nel frattempo si sono fatte le 19, ma la farmacia chiude alle 20. Ed è deserta.
Phoebe: “Guardi, le lascio la prescrizione, ripasso domani!”
Direttore della Farmacia (contrito):” Nononononono, l’abbiamo fatta anche incomodare troppo. Sistemo tutto in 2 secondi!!!” E così dicendo, sparisce nello stanzino.
Di secondi non ne passano 2, ma all’incirca 1500.
Comincio a disperare, quando sento una voce che mi chiama solerte e pungolante.
Dallo stanzino il Direttore si affanna: “Guardi c’è un problema. Il suo dottore non poteva prescriverle la prestazione, ma solo uno specialista. Credo. ”
Phoebe: “Mi scusi sa, ma credo che vuol dire? Poteva o no? Se non poteva telefono al mio dottore e magari lo sostituisco con un’ecografia o un altro es…”
DDF: “Aehm… cioè, non…”
Sbarro gli occhi, incredula: “Insomma.. che devo fare??”
DDF armeggiando col pc: “Vede? Metto il codice e non succede nulla!!!”
Phoebe: “E quindi?”
DDF: “Bèh, compili questi moduli… no, questo, aspè… ehm… credo… oppure… chiami il numero verde che… ehm… cof cof!!!”
Si sono fatte quasi le otto, sono stanca, voglio scendere dai tacchi e buttarmi sul divano a vedere un telefilm idiota. Oppure dedicarmi al cazzeggio su Facebook, è uguale. E invece sono qui,
intrappolata, stralunata e sconvolta. Possibile che non abbia mai prenotato una risonanza?
DDF: “Io… forse… magari questo… se mi lascia guardare… il codice, il codice non c’è nel pc!”
Phoebe: “Guardi, voi dovete chiudere e io tornare a casa. Facciamo così: io riprendo la prescrizione, le lascio il mio numero e domattina mi chiama quando ha risolto l’inghippo. Ok?”
Annuisce, distrutto.
Io esco dalla farmacia maledicendo ASL, AFAS e anche l’ANAS, l’ANSA e l’AUCC che non c’azzecca nulla ma qualcosa avranno combinato pure loro.
Mi dico che non è colpa dei farmacisti, ma di uno stato burocratico e uggioso.
Piove, governo ladro!
La mattina alle nove mi suona il telefono: “Buongiorno, per quando ha detto che la vuole prenotare la risonanza?”
Phoebe: “Boh, prima possibile… Ma mi scusi, ora la posso prenotare? Senza moduli, autorizzazioni, ecc?”
DDF: “Ehm... Sì”
Phoebe: “E perché ieri sera no?"
DDF: “Ehm…ehmm… avevo fatto un rovescino sul codice della prescrizione…”
Appunto.
Piove, governo ladro!