In genere, quando ho solo un’ora di pausa pranzo me ne vado a leggere al
parco. Mi stendo su una panchina all’ombra e riposo il cervello, respirando forte l’odore dei tigli.
Bello, eh?
In genere, appunto.
Perché visto il clima molto novembrino che ricopre la penisola del mare e del sole, mi sono dovuta imboscare dentro un centro commerciale ed approfittare delle panchine di una semideserta
gelateria.
E siccome pure io sono umana e non sono un cylone, mi sono trovata ad avere necessità fisiologiche ed ho approfittato dei bagni situati giusto là vicino.
Sarò strana, ma rimango sempre impressionata dalla varia umanità che prende in mano un pennarello, una penna o un taglierino e decide di lasciare un suo pensiero, una sua dedica o un insulto
sulle porte dei bagni.
Mi stupisce davvero, vorrei capire il fenomeno sociologico e le motivazioni psicologiche che possono portare persone normali, per lo più adolescenti, ma non solo, a compire tali gesti.
Analizzando le scritte, posso affermare che c’è di tutto e non solo frasi d’amore.
Prima di tutto, un buon 50% della superficie è dedicata in esclusiva a tal Bill Kaulitz, ragazzino frontman dei famigerati Tokio Hotel.
A dire il vero, finora non mi ero per niente resa conto del fenomeno di massa che essi incarnano tra le adolescenti e questo mi inquieta un po’: ci sono ragazzine che trovano questo
bel tomo così sexy?
Davvero?
Io lo trovo molto preoccupante, e non solo musicalmente. Per dire, io ero innamorata di Bono Vox, non so
se mi spiego…
Mia nonna avrebbe molto da obiettare sul caro Bill, mentre sono convinta che il mio concetto di figo lo
appoggerebbe in pieno.
A parte i deliri d’amore per il giovane finto punk emo rovinato dall’abuso continuo di lacca per capelli c’è veramente di che ridere:
- bande di ragazzine con soprannomi rubati alla sconcertante letteratura mocciana (Niki, Mizzi, Mimi, Nana, Babi, ecc) proclamano la loro amicizia “4ever”, e cioè fino a
quando lo gnocco della classe pomicerà a turno con ognuna di loro causando la terza guerra mondiale.
- commemorazione di saline (ndr. In perugino dicesi salina l’assenza ingiustificata da scuola) che farebbero la felicità di tutti i genitori del pianeta.
- dichiarazioni d’intenti vere e proprie, come “Amo il punk, non giudicatemi”. Sid Vicious ne sarebbe stato orgoglioso. Bravo. Bravo.
- classiche ricerche dell’anima gemella con tanto di numero di telefono. Mi chiedo da sempre, qualcuno chiamerà? Come fanno gli uomini a leggere gli annunci nel bagno delle donne e viceversa? Si
mascherano per eludere il divieto? Ci vanno di notte? E soprattutto, “brava a fare i bocchini” è una descrizione che traghetta verso il vero amore?
- vere e proprie storie, con botta e risposta esilaranti collegate tra loro da simil diagrammi di flusso assai improbabili che possono arrivare a coinvolgere anche tutta la porta. La più bella in
assoluto è la seguente:
“Tommaso Polipodi sei un figo”
“Sarà, ma è uno stronzo”
“Come ti permetti, io lo conosco è un mio amico. Puttana invidiosa.”
“Sarò puttana, ma sempre stronzo resta”
“Non hai le prove”
“Te parrà a te. Io so che va con tutte e valuta le ragazze solo dall’aspetto fisico. Insomma è uno stronzo”
“E ce l’ha piccolo, io l’ho visto!”
Ora, siccome non sono poi così prevenuta verso gli uomini (ahahahhahahahahah!!), invito formalmente Tommaso Polipodi a farsi avanti su questo blog per vendicare il proprio nome e la propria
virilità ormai entrambi irrimediabilmente compromessi dalle malelingue invidiose che popolano la mia città.
Tommaso Polipodi, fatti avanti!
Lo so, vi chiederete… perché?
Perché mettersi a leggere ‘ste cose ed interessarsi così tanto alle scritte sulle porte dei bagni?
Noia? Forse.
Vita vuota? Tutt’altro, gradirei anzi un po’ più di spazio tra i miei neuroni per pensare e lasciarli naufragare.
E allora?
Allora forse ha ragione Rob Brezsny affermando che per essere felici basta “diventare i
maggiori esperti della vita di una persona scelta a casa nell’elenco del telefono” oppure passare una giornata “a controllare se veramente la tavoletta del cesso disinfetta perfettamente
per 100 sciacquoni”.
L’importante è partire alla scoperta di qualsiasi universo che si possa celare dietro le piccole cose, solo così si può diventare più leggeri e creativi, ma anche lucidi e consapevoli di fronte
alle difficoltà ed alle brutture che il mondo, ahimé, ci imbastisce davanti.
Sarà vero?
Io non lo so.
Ma intanto leggo l’oroscopo…