13 marzo 2011
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12:45

Sì, in un momento di estro creativo pre-adolescenziale ho deciso di sostituire la mia abituale french
manicure classica (di cui non posso più fare a meno) con una sfilza di brillantini a cascata. Lì per lì mi era parsa una idea ottima, anzi deliziosa. Poi non so, ci devo ancora
riflettere.
Insomma ero lì, e non avendo molto altro da fare mi rimiravo le unghie. Poi son passata a guardarmi le dita
e le mani, senza poter evitare di notare i vari graffi e graffietti dovuti agli attacchi di tenerezza improvvisa ed isterica del mio gatto.
Grazie Nevruz, davvero.
Insomma, mentre mi esaminavo cuticole e nocche ho realizzato all’improvviso una verità assoluta: le mani
invecchiano.
Sì, è così.
Le mani invecchiano e le mie non fanno eccezione.
La pelle mi sembra più rugosa, più lassa e arida, nonostante i fiumi di crema per le mani spesi inutilmente,
di quanto ricordassi. Temo che presto le mie mani si trasformeranno negli artigli di un vecchio ed orrido rapace.
Ora, lo so che sembra sciocco perché in fondo ho trentacinque anni e finora non ho mai avuto la necessità di
confrontarmi con una ruga né con un elementare capello bianco sulle ventitré.
Sono fortune, ecco.
Ma mentre rimiravo la mia french estremamente trendy per un attimo ho avuto la grottesca nonché spiacevole
sensazione che le mie mani si stessero trasformando in quelle di mia madre.
Le stesse mani nodose e secche per cui la schernivo da bambina.
E' che no, non posso essere già così.
Non posso.
No, davvero.
No, davvero.
Ho ancora troppo da fare, per iniziare già la discesa della china.
Non sono mai andata in Nuova Zelanda, per dire, né ho mai fatto bungee-jumping.
O un figlio, per dire.
Come faccio?
Ma soprattutto, come è potuto succedere?
Non me ne sono accorta, per niente.
Deve essere stato mentre dormivo...